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“1836 ECCO IL MURAGLIONE CHE UNISCE” in video

Il muraglione continua a unire luoghi diversi del nostro Paese, questa volta lo fa mettendo in collegamento Terra del Sole e la Romagna Toscana con Bologna.

Nel mese di agosto infatti, due giovani videomaker, Bartolomeo Castagna di Toscanella di Dozza e Riccardo Martini di Castel San Pietro hanno realizzato un video documentario che verrà proiettato il 9 novembre alle ore 17 sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della FESTA INTERNAZIONALE DELLA STORIA, organizzata dal Dipast – Centro Internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio, dell’Università di Bologna. “La data del 9 novembre è emblematica – afferma Luigi Pieraccini, presidente del Comitato della Romagna Toscana per la promozione dei valori risorgimentali- è l’anniversario della caduta del muro di Berlino. Quel muro ha diviso un popolo ed un continente per decenni, il nostro invece salvò innumerevoli vite, messe a repentaglio dai pericoli dell’attraversamento del valico appenninico e permise il fiorire di una provincia isolata. Nel filmato realizzato dagli amici Bartolomeo Castagna e Riccardo Martini, si evidenzia il grande sforzo tecnologico e la capacità innovativa messo in atto dalla Toscana Lorenese e dall’Ingegner Alessandro Manetti, progettista ed autore di quella che fu una delle più sbalorditive opere viarie del primo ottocento, percorribile tutto l’anno e abbastanza larga e sicura da permettere il passaggio di due barrocci, carri agricoli del tempo.

Un ringraziamento particolare va a Marianna Tonellato, la nostra sindaca, che vedrete in video e sentirete come voce narrante; il suo contributo testimonia la costante vicinanza delle istituzioni locali alle iniziative culturali che si svolgono sul nostro territorio”.

L’esposizione, realizzata nell’ambito delle iniziative finanziate dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e supportata dalla Pro Loco di Terra del Sole, è stata ampiamente descritta anche nel secondo numero della rivista storico culturale Alpe Appennina, giovane rivista di carattere storico.

La mostra ora trasferita a Palazzo Portinari nel centro storico di Portico di Romagna, resterà visitabile fino a metà gennaio, conformemente ai regolamenti Covid in vigore. Per informazioni su orari e prenotazioni visite, è possibile contattare i numeri 3337249019 oppure 3494708106

 

Ricordo di Guglielmo Adilardi

Due giorni fa è mancato dopo lunga malattia Guglielmo Adilardi amico sincero e studioso di rango.
Nato a Meolo nel 1948 e laureatosi in Diritto Ecclesiastico, da lungo tempo residente a Prato, Guglielmo si era dedicato con intensa passione e cura profonda agli studi storici sul Settecento riformatore, sul Risorgimento, sull’Italia liberale e repubblicana, divenendo al contempo fattivo promotore di cultura. Suo campo privilegiato di ricerca era la Storia della Liberamuratoria (Massoneria, società e politica, Firenze, Pontecorboli, 2018; Chiesa cattolica e massoneria, Foggia, Bastogi, 2009; Massoneria femminile, Firenze, Pontecorboli, 2010, per citare solo alcuni dei suoi contributi). Sono da ricordare per lo meno le sue ricerche su importanti figure di liberi muratori quali Tommaso Crudeli (Un’ antica condanna, Foggia, Bastogi, 1989), Ferdinando Martini (Bari, G. Laterza, 2012, con Carlotta Lenzi Iacomelli), Lino Salvini (La massoneria di Lino Salvini, Firenze, Pontecorboli, 2014) l’antifascista Giuseppe Meoni (Giuseppe Meoni 1879-1934. Un maestro di libertà, Firenze, Pontecorboli, 2011), sul quale curò anche un pionieristico convegno (1989) e provvide ad un annullo filatelico, e soprattutto Giuseppe Mazzoni, Gran Maestro, triumviro toscano del 1849, deputato e senatore, tra i principali protagonisti della democrazia mazziniana. Al Mazzoni, simbolo del Comitato Pratese per la Promozione dei Valori Risorgimentali, Guglielmo ha dedicato ben due volumi (Memorie di Giuseppe Mazzoni, 2 voll., Pisa, Pacini, 2008-2016), oltre a saggi, convegni e ulteriori iniziative. Per altro, il suo raggio d’interessi copriva temi di storia dell’arte, di storia sociale tra settecento e ottocento, finanche la congiuntura napoleonica. Negli ultimi anni, in collaborazione con Carlotta Lenzi Iacomelli, aveva dedicato due volumi a Accademie, salotti, giochi di società e amori segreti nella Firenze del Settecento (Firenze, Pontecorboli, 2017) e alla Firenze nell’Ottocento lorenese (Firenze, Pontecorboli, 2018). Il suo più recente studio ha avuto come argomento il concordato napoleonico del 1801 (Napoleone Bonaparte: trono e altare, 1801, Firenze, Pontecorboli, 2019). Ma numerosi sono stati anche i contributi in riviste e opere collettanee, con le curatele tra gli altri di Aldo Alessandro Mola e José A. Ferrer Benimeli. Contributi, alcuni dei quali si sono concentrati su importanti frangenti del Risorgimento. Del Comitato Pratese per la Promozione dei Valori Risorgimentali, Adilardi era un sostenitore attivo e sincero. Per chi scrive, Guglielmo era uno studioso preparato e appassionato, un riferimento, un amico vero. Per gli appartenenti al Comitato rimarrà il ricordo di un ricercatore attento, sempre disponibile al dialogo e al confronto, per una seria promozione culturale.

Andrea Giaconi
Vicepresidente del Coordinamento dei Comitati per la Promozione dei Valori Risorgimentali
Segretario del Comitato Pratese per la Promozione dei Valori Risorgimentali
04-10-2020