Il 1848 tra Europa, Italia e Toscana

Il volume raccoglie gli atti del convegno Il 1848 tra Europa, Italia e Toscana, tenutosi a Sesto Fiorentino il 6 dicembre 2018 e promosso dal Coordinamento toscano dei Comitati per la promozione dei valori risorgimentali, in accordo con il Comune di Sesto Fiorentino e con la Regione Toscana. I contributi, variamente ampliati dai relatori per la pubblicazione a stampa, sono organizzati in due sezioni. La prima, Tra storia e politica, più specificamente storica, affronta il tema del significato europeo del 1848, secondo le categorie politiche e sociali, anche nella sua proiezione sulla coscienza nazionale italiana; poi rivolge l’attenzione allo svolgimento in Toscana, utilizzando infine Sesto Fiorentino come laboratorio della modernità su cui verificare gli effetti prodotti nella società e nella cultura. La seconda, Tra politica e letteratura, si interroga su come la letteratura nelle sue diverse forme – giornalismo, poesia, romanzo e saggistica – ha narrato il 1848, tra Europa e Toscana.

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Comunicato

In occasione della riunione della Direzione regionale toscana del PRI, il suo segretario, ingegner Moreno Lorenzini, ha rivolto l’invito a questo Coordinamento perché una delegazione ne recasse il saluto. Ciò è avvenuto nella sede della Fratellanza Artigiana di Firenze, ed è stata l’occasione per ribadire i postulati fondamentali della nostra azione di tipo culturale per la difesa e la diffusione della Storia, in particolare quella del Risorgimento e dei suoi valori. Il Coordinamento, ribadendo la sua apoliticità e l’estraneità alle attività dei partiti, ha registrato con favore il segnale di vicinanza ai problemi della libertà, della democrazia, dell’unità e indipendenza nazionale in un quadro di fratellanza europea – valori affermati nel Risorgimento e restituiti al popolo italiano con la Lotta di liberazione – di cui ha potuto vedere riconosciuta l’importanza in quella sede. Il Coordinamento sarà sempre disponibile a incontri di questo tipo con le forze politiche che si riconoscano in quei valori, ribadendo ogni volta l’assoluta neutralità nella competizione dei partiti.